Importante e raro canterano del 1600, con ancora tratti rinascimentali.
Bologna.
Pubblicato nel libro “Arredi del Seicento. Mobili italiani dal Rinascimento al fasto barocco” .
A cura di Elisabetta Barbolini Ferrari, Paolo Cesari, Stefano Foschini, Roberta Iotti e Simonetta Zannoni – Una visione d’insieme sul mobile Italiano del Seicento – Editore: Artioli editore
Di misure ragguardevoli, lo schema delle formelle a geometria lineare (di lessico toscano) e le scorniciature rilevate a stondo e la tecnica costruttiva suggeriscono una datazione “arcaica”, qualificando il manufatto come autorevole antesignano di una vasta tipologia, largamente diffusasi nella zona felsinea nella seconda metà del secolo. Maniglieria originale, in ottone fuso a “delfino stilizzato”.
Canterano in Noce massello, interamente incorniciato e decorato con formelle geometriche scolpite (bugne).
Straordinaria la patina
Misure: cm 170 x 81 – H. cm 110
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Per saperne di più:
Il canterano.
Il canterano è il cassettone più antico, costruito dal 500 fino ai primi anni del 700. Di impostazione massiccia, di solito fatto con ottimi materiali, il canterano rimane uno dei mobili più ambiti da collezionisti ed intenditori. Un’evoluzione del canterano sarà la ribalta. Esistono infatti canterani il cui primo cassetto è a calatoia e cela cassettini e segreti.
Cassettone o canterano o canterale
La forma del cassettone non è altro che un’evoluzione dell’armadio, da una parte, e dall’altra del forziere o cassone nuziale, del quale il cassettone viene a prendere il posto nelle camere da letto, per riporre biancheria, vesti leggiere, indumenti varî, oggetti di toletta. Il cassettone, sia in Italia sia in Francia, appare soltanto fra la fine del sec. XVII e i primi anni del XVIII. I primi cassettoni erano costituiti in origine d’un solo ripostiglio a cofano, alzato su quattro piedi; in seguito per maggiore comodità si divise il cofano in diversi cassetti, o càntere, sovrapposti. I primi cassettoni italiani, parallelepipedi, con cassetti sovrapposti, per renderli più comodi, richiamano ancora la severità delle linee classiche cinquecentesche; servivano anche nelle sagrestie per gli arredi.
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