Libreria a vetrina in noce dei primi del 1800, epoca Carlo X.
Mobile italiano, di belle proporzioni, con un importante cornicione e con decorazione a traforo negli sportelli.
I piedi sono intagliati con motivi tipici del primo 800.
I vetri sono antichi, originali, e i ripiani interni sono regolabili.
La libreria non è mai stata restaurata, quindi è tutta originale.
Utilizzabile in molti modi, da libreria, porta oggetti, esposizione etc.
Misure: L. cm 133 – P. cm 30 – H. cm 230
Il cornicione sporge di 9 cm, quindi la profondità totale è di cm 36 e la larghezza totale cm 151
Mobile da restaurare.
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(S,S) SD,S
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Lo Stile Carlo X (1824 – 1830) nelle arti decorative e nell’arredamento si sviluppa nella prima metà dell’Ottocento, nel pieno della Restaurazione Francese (1824 – 1830) con l’ascesa al trono di Re Carlo X, nel 1825, da cui prende il nome.
Le forme degli arredi sono aggraziate e snelle e le tonalità diventano più chiare.
Con l’imporsi al trono di Carlo X, si assiste ad un progressivo ammorbidimento delle soluzioni stilistiche, a partire dalle forme e delle linee nell’arredamento che diventano più aggraziate e rotondeggianti, fino alle scelta del colore del legno: chiaro e luminoso.
I legni maggiormente impiegati nella produzione dei mobili Carlo X sono l’acero, il frassino, il platano e il tasso, che sostituiscono il più scuro mogano. Nel nuovo stile si nota una tendenza quasi femminea, sia nella praticità che nella leggerezza, in netto contrasto con la filosofia militaresca della stagione napoleonica.
Le decorazioni dei mobili in stile Carlo X si presentano più leggiadre e dolci, rispetto a quelle che predominarono lo stile Impero. Si prediligono gli intarsi lignei – realizzati in legni di essenze scure su basi chiare – e le decorazioni tor sur ton, al posto degli ornamenti bronzei e delle applicazioni metalliche tanto in voga nel periodo napoleonico.
Si assiste anche ad un ritorno degli addobbi goticheggianti, di pinnacoli e volte con archi acuti, come anche dei motivi a vortice e a spirale, tipici del Medioevo. Vengono definitivamente abbandonati i motivi decorativi legati all’esperienza bellica e militare, sostituiti da ornamenti a foglia, ghirlanda, figure animali, palmetta, cornucopia e viticcio.
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