Scultura contenitore africano antico
Scultura contenitore grande H. cm 153 – Africa
Importante scultura contenitore a coppa in legno in patina- H. cm 153 – africa xx secolo
Scultura africana con doppio vaso porta preziosi, vivande/tabacco/spezie
Ricco di sculture scolpite in legno duro e decorazioni intagliate a mano raffiguranti animali (tra cui un grande coccodrillo) e personaggi tribali, tipiche dell’arte tribale africana
Un primo vaso, il più alto, con coperchio sormontato da una figura maschile seduta su un quadrupede, probabilmente un cavallo.
Questo primo vaso è sostenuto alla sua base da 3 figure maschili, sempre a cavallo, che fungono anche da coperchio per il secondo grande vaso. Questo secondo vaso è interamente decorato con figure femminili.
Infine quest’ultimo vaso è sorretto da altre tre sculture di uomini a cavallo.
Epoca: primi del 1900
Pezzo unico, nella nostra collezione dal 2000.
Misure: H. cm 153 – diametro massimo cm 50
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(D,R)
Per saperne di più:
Questo grande oggetto è probabilmente il contenitore del capo tribù dell’ Africa.
E’ il tipico oggetto dove venivano riposti i beni preziosi dei capi tribù, ogni capo ne aveva uno o più in base alla sua fama, ricchezza e potere. Sono contenitori con meravigliose sculture, dove sul coperchio viene rappresentato il capo.
Arte africana:
Benché molto variegata, l’arte dell’Africa è spesso accomunata da un forte senso religioso, legato allo spiritualismo delle differenti fedi locali. I colori maggiormente impiegati sono il rosso, simbolo della fecondità e della vita, il bianco ed il nero, rappresentando la vita eterna e l’oscurità. Agli inizi del XX secolo molti artisti europei d’avanguardia cominciarono a riunire maschere e statue africane: generalmente tralasciarono i tratti simbolici espressivi, il mito religioso e l’ideologia ed interpretarono soltanto il loro aspetto esteriore, l’estetica dei piani e dei volumi. Generalmente la rappresentazione del mito non è consistita in un’immagine fantasiosa della divinità, ma piuttosto in figure reali, che comprendono quelle ancestrali, oppure nelle maschere, usate nei riti protettivi dalle difficoltà della vita e nelle funzioni civili.
Gli esponenti del movimento fauvista come André Derain, Henri Matisse e Maurice de Vlaminck furono i primi ammiratori dell’arte africana. Da allora l’influenza di questa arte determinerà in maniera definitiva qualsiasi tentativo di rinnovamento plastico.
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