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Pittura sacra napoletana “Madonna”

Pittura sacra napoletana “Madonna ” , olio su tela cm 75 x 61

Epoca: fine del 1600 inizi del 1700

La pittura sacra napoletana del pittore della scuola di Francesco Solimena.

Eccellente esempio di pittura sacra napoletana di fine seicento, dai for­ti chiaroscuri che esprimono lo stile barocco del Solimena pienamente raccolto anche dal forte dinamismo delle figure.

La pittura si presenta già totalmente immersa negli stilemi set­tecenteschi, dai toni freschi e i colori pastellati, anche l’aura attorno alle fi­gure apparirà sempre più spesso nel corso del secolo.

Mentre il Bambino manifesta una dolcezza gioiosa nei suoi movimen­ti, la Madre, pur sempre avvolta in una grande delicatezza, si mostra pensierosa, attenta a contemplare il frutto già simbolo e allusione della passione che il figlio dovrà sopporta­re per salvare il mondo.

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(SD) SR,S

 

Per saperne di più:

Francesco Solimena

l’Abate Ciccio (Canale di Serino, 4 ottobre 1657 – Barra, 5 aprile 1747), eccelse come pittore e architetto italiano, influenzando gli stili barocco e rococò.

Nativo di Nocera dei Pagani, iniziò la formazione presso il padre Angelo. Trasferitosi a Napoli, sviluppò uno stile proprio, ispirato a Guarini, Giordano e Preti.

Il cardinale Orsini notò il suo talento a Nocera, avviandolo alla pittura. Tra il 1670 e il 1680, collaborò col padre in opere come “Il Paradiso” a Nocera e la “Visione di San Cirillo” a Solofra.

Dal 1680, le sue opere abbracciarono il barocco. Affiliato all’Accademia dell’Arcadia, ottenne successi con “La cacciata di Eliodoro” e gli affreschi ai Gerolamini.

Nel 1728, realizzò un dipinto celebrativo per l’imperatore Carlo VI. Dal 1735, ritornò ai lavori giovanili, come a Caserta per Carlo di Borbone.

Morì nel 1747 a Barra, lasciando un’eredità. La sua scuola a Napoli formò numerosi artisti. Napoli, Barra e i Domenicani commemorarono il 250º anniversario con una lapide nella Chiesa di San Domenico.

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Periodo: 1600 - Codice: 10248

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